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COMPLETO 2023

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INCONTRARE E INCONTRARSI

Quest’anno il Premio viene dedicato a Tina Merlin. La giornalista trichianese non è stata solo “quella del Vajont”, come viene generalmente ricordata. È stata prima di tutto una donna capace di immaginare, senza distogliere lo sguardo dalla realtà. Da corrispondente del quotidiano “L’Unità” si è interessata ai problemi dell’emigrazione, del lavoro, dello sfruttamento del territorio, del progresso osservato con dubbi e curiosità. Nel farlo non ha smesso di incontrare le persone, i suoi “montanari”, uno dei volti emblematici di chi sta ai margini, e a loro ha dato voce, con speranza e rabbia. Questo fa il giornalismo che non si limita alla cronaca; questo fanno la letteratura e l’esercizio della scrittura. A partire da questa attitudine all’ascolto e al confronto che ha caratterizzato l’attività indocile di Tina Merlin, Incontrare e incontrarsi è il tema scelto per questa edizione.

L’identità umana e collettiva non corrisponde a un dato, è sempre un processo e non esclude il dialogo. Nell’incontro, che può tradursi nell’attraversamento dell’altro e nello scontro con il diverso, l’identità si definisce mettendosi in discussione. Per questo motivo i testi letterari sono ricchi di incontri, nodi e snodi strategici dell’intreccio narrativo e della storia; le modalità e le forme cambiano nei secoli, definiscono di volta in volta la nuova antropologia, sempre ci parlano dei destini individuali e generali.

Nella memoria si affollano i tanti rapporti di forza, d’amore, di solidarietà, quelli tra generazioni che riempiono le pagine narrative e poetiche: tra Don Abbondio e i bravi nei Promessi sposi; tra il protagonista e Jean in Se questo è un uomo; fra Cosimo e Viola nel Barone rampante; quello epifanico lungo le strade di Parigi nei versi di A una passante di Baudelaire… Molti rimangono da inventare e da scrivere.

Gli incontri sono eventi volontari e involontari; avvengono con le parole, con i gesti, anche silenziosamente, nella vicinanza e nella lontananza, comunque nello spazio e nel tempo. Possono mutare nel profondo le persone e i personaggi oppure non lasciare traccia; possono essere incontri mancati o indelebili, reali, spesso vagheggiati. In ogni caso hanno il potere di svelare la relazione tra l’io e il mondo.Qual è l’incontro che merita di essere raccontato? E quello che si sarebbe voluto fare o si è atteso invano? Quale ha innescato un cambiamento profondo obbligando a incontrare se stessi in modo nuovo? Nell’epoca del virtuale e dell’evaporazione dell’esperienza è ancora possibile incontrare e incontrarsi? Che sia programmato o casuale, desiderato o respinto, felice o tragico, vero o fantastico, ognuno ha un incontro da condividere e narrare.

Alessandra Grandelis – docente dell’Università di Padova, scrittrice e responsabile scientifico dell’Associazione Fondo Alberto Moravia Presidente di Giuria del premio “Trichiana Paese del Libro

Storia del premio

I fratelli Aldo, Mario e Renzo Cortina, originari di Trichiana e librai a Milano e in altre città del Nord Italia, nel 1972 donarono al comune di Trichiana, oggi Borgo Valbelluna, circa sei mila libri per fondare una biblioteca comunale a libera e gratuita consultazione. Fu inaugurata nel 1974 e Trichiana ottenne il titolo di “Paese del Libro”. Contestualmente la famiglia Cortina propose di realizzare un premio letterario che facesse di Trichiana un luogo di importanza culturale a livello nazionale. L’idea venne ripresa e concretizzata vent’anni dopo, nel 1991, con la nascita del Premio Letterario Nazionale “Trichiana – Paese del libro”, concorso per racconti inediti, arrivato oggi alla 32′ edizione.

STORIA

I fratelli Aldo, Mario e Renzo Cortina, originari di Trichiana e librai a Milano e in altre città del Nord Italia, nel 1972 donarono al comune di Trichiana, oggi Borgo Valbelluna, circa sei mila libri per fondare una biblioteca comunale a libera e gratuita consultazione. Fu inaugurata nel 1974 e Trichiana ottenne il titolo di “Paese del Libro”. Contestualmente la famiglia Cortina propose di realizzare un premio letterario che facesse di Trichiana un luogo di importanza culturale a livello nazionale. L’idea venne ripresa e concretizzata vent’anni dopo, nel 1991, con la nascita del Premio Letterario Nazionale “Trichiana – Paese del libro”, concorso per racconti inediti, arrivato oggi alla 32′ edizione.

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